Facebook crolla in borsa e corre ai ripari, servirà ad invertire il trend? Mark Zuckerberg ha cambiato rapidamente opinione, e dopo essersi espresso contro Twitter quando il social dell’uccellino aveva deciso di boicottare Trump, adesso anche Facebook ha deciso che nasconderà e bloccherà contenuti considerati odiosi o che potrebbero danneggiare il voto politico di novembre. Le azioni di Facebook sono scese bruscamente dell’8,32% venerdì dopo che il maggiore inserzionista pubblicitario Unilever aveva annunciato una in interruzione delle campagne pubblicitarie a causa della tolleranza di contenuti di odio e disinformazione sul big one dei social. Facebook raccoglie quasi tutti i suoi ricavi dalla pubblicità e quindi la mossa di Unilever di interrompere tutta la sua pubblicità su Facebook Instagram e Twitter fino alla fine dell’anno come minimo è stata molto temuta dal mercato. Il vicepresidente di Unilever Luis di Como aveva dichiarato che “continuare a fare pubblicità su queste piattaforme in questo momento non aggiungerebbe nessun valore alle persone e alla società a causa dei contenuti di odio che si possono trovare attualmente sui social”. Venerdì anche Coca-Cola aveva aderito al boicottaggio della pubblicità su Facebook per le solite ragioni. Verizon, Recreational Equipment Inc., Patagonia Inc., VF Corp., e The North Face - hanno annunciato la loro intenzione di sospendere la pubblicità su Facebook seguendo l’indicazione di alcuni gruppi per i diritti civili, tra cui la Anti-Defamation League e NAACP, che hanno invitato i marchi a ritirare la pubblicità da Facebook per il mese di luglio. Non è tardata a farsi sentire la risposta di Mark Zuckerberg che ha annunciato quali azioni metterà in atto per eliminare i contenuti odiosi e di voler contrastare le false affermazioni in vista delle elezioni politiche del 2020 e di fare tutti i possibili progressi in materia di giustizia razziale. Zuckerberg ha annunciato che Facebook nasconderà o bloccherà i contenuti considerati odiosi o che potrebbero danneggiare il voto senza eccezione per nessun politico. Zuckerberg come sempre si è dimostrato sensibile all’argomento denaro, finora tutto era stato visto in maniera diversa ma quando si va a toccare il portafoglio allora tutto cambia dimensione. Niente di nuovo, comunque, oramai il marchio Facebook ha da tempo iniziato il viale del declino e non è più gradito alle nuove generazioni e percepito come datato e solo la capacità avuta da Mark Zuckerberg di mettere le mani su altri social come Instagram, Whatsapp o YouTube ha mantenuto a galla il nome, ma Facebook in sé è oramai lontano dai suoi fasti iniziali. Vediamo che reazione avranno i mercati A partire da domani
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