FINECOBANK
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Fineco scende ancora, ma ora i prezzi si fanno interessanti

Ribasso e volumi importanti per Fineco che continua a perdere terreno, evidentemente colpita dalle prese di profitto dopo il top assoluto registra oltre quota 12 euro, solo in parte dovuta alla distribuzione del dividendo a fine aprile: l'ex azionista di maggioranza, Unicredit, accorda l'indipendenza dal resto del Gruppo vendendo il 17 percento ad investitori istituzionali.

Notevole la media dei volumi scambiati triplicata nelle ultime sedute e solo oggi sfiora i 6 milioni, contro gli 1.5 dello standard, sfiorando in chiusura un ribasso di 8 punti percentuali.

Gli analisti di Banca Akros tagliano il target price da 10 a 9.5 euro, sostenendo che il titolo è caro, mentre i conti sono in linea con le attese, temendo inoltre un afflusso di azioni a deprimere i corsi da parte di Unicredit.

Difficile resistere alla tentazione di contravvenire alle indicazioni degli analisti, scorgendo anche superficialmente i dati di bilancio di Fineco che sfoggia tassi di utile netto superiori al 30% annuo ed una capitalizzazione superiore ai 6 miliardi.

Anche supponendo una riduzione della velocità di crescita degli utili nei prossimi anni, il "motore dei profitti" della Banca più innovativa e diversificata d'Europa, consentirà di ripagare l'investimento nel tempo.

Infatti sulla base di queste premesse e nell'eventualità di una continuazione della crescita del FTSE MIB oltre 22.000 punti, non è illusorio aspettarsi nel medio/lungo periodo prezzi oltre 13.70 euro.

A maggior ragione in caso di ulteriori ribassi sotto quota 10 euro, che rappresentano semplici opportunità per riposizionarsi a prezzi vantaggiosi sul titolo.

Strategie operative su Fineco Bank

Per le posizioni long: nell'eventualità di posizioni in portafoglio continuare a detenere il titolo, approfittando di tutte le "finestre di sconto" che dovessero aprirsi lungo la discesa sotto quota 10.40, 9.80 e 9.30, con un target nel medio termine oltre 11.40 euro.

Per nuove posizioni cumulare più ingressi ai prezzi correnti e lungo la discesa ai supporti indicati, monitorando la forte area di supporto a 8.90 euro ancora molto distante.

Per le posizioni short
: meno rischiosa la strategia ribassista su opzioni, acquistando Put, strike 10 euro, scadenza 19 luglio 2019, nell'eventualità di un cedimento di 9.20 euro, con il duplice vantaggio di rendimento amplificati dalla volatilità in aumento e dalla possibilità di costruire strategie supplementari con le Call.
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