Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno dato vita ad una seduta caratterizzata da segni misti. Il focus degli investitori è stato rivolto principalmente ai dati macroeconomici. L’HCOB PMI manifatturiero di giugno (finale) per l’Eurozona è stato pari a 43,4 punti, sotto le attese degli analisti censiti da Bloomberg a 43,6 punti. Una certa debolezza del dato rispetto alle stime si è osservata anche in Italia, con la misurazione a 43,8 punti e le previsioni a 45,3 punti, e in Germania, con 40,6 punti contro il consensus a 41 punti. La debolezza di questi dati sarebbe dovuta ai rialzi dei tassi della BCE. Su questo tema Joachim Nagel, Presidente della Banca centrale tedesca, ha detto che l’Eurotower ha ancora molta strada da fare per quanto riguarda il percorso di aumenti del costo del denaro. Spostando lo sguardo agli Stati Uniti, l’S&P Global PMI manifatturiero si è attestato a 46,3 punti, in linea rispetto alle attese. L’ISM manifatturiero di giugno ha invece segnato 46 punti, valore inferiore rispetto alle stime a 47,1 punti e ai precedenti 46,9 punti. Lato geopolitica, è da segnalare che tra il 6 e il 9 luglio il Segretario al Tesoro USA, Janet Yellen, dovrebbe recarsi a Pechino. L’obiettivo sarebbe quello di cercare di rinsaldare i rapporti dopo le ultime tensioni, oltre a costruire canali di comunicazione a lungo termine con il nuovo team economico del Governo della Cina. Secondo quanto riportato da Bloomberg, non è previsto un incontro con il Presidente cinese Xi Jinping. È da ricordare infine che oggi è prevista la chiusura di Wall Street per festività.
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