La scorsa settimana ipotizzammo un potenziale rialzo del cambio EURUSD, con obbiettivo verso l'area di 1,14/1,1450. L'analisi su base giornaliera evidenziò l'importantissimo supporto in area 1,12, fondamentale per poter mantenere un'impostazione rialzista degna di nota.
In realtà l'estensione al di sotto di tale soglia non determina, almeno per ora, un'inversione. Come si evince dall'immagine abbiamo un'altra zona molto evidente, quella di 1,1150 laddove abbiamo il massimo e la chiusura dell'impulso rialzista terminato il 27 marzo. Perché riteniamo sia cruciale? Semplice, perché da quel momento in poi il cambio dei cambi entrò in fase di lateralità per quella che al momento sembra a tutti gli effetti aver rappresentato un'area di accumulazione.
La prossima settimana, per riassumere, sarà interessante capire se ci sarà anzitutto un test del nuovo supposto e qualora dovesse verificarsi il test sarà indispensabile - in ottica rialzista - una ripartenza da quei livelli. Viceversa la rottura del supporto potrebbe aprire le porte a nuovi ribassi, prima verso 1,11 dopodiché potrebbe estendersi addirittura sino a 1,10.
In realtà l'estensione al di sotto di tale soglia non determina, almeno per ora, un'inversione. Come si evince dall'immagine abbiamo un'altra zona molto evidente, quella di 1,1150 laddove abbiamo il massimo e la chiusura dell'impulso rialzista terminato il 27 marzo. Perché riteniamo sia cruciale? Semplice, perché da quel momento in poi il cambio dei cambi entrò in fase di lateralità per quella che al momento sembra a tutti gli effetti aver rappresentato un'area di accumulazione.
La prossima settimana, per riassumere, sarà interessante capire se ci sarà anzitutto un test del nuovo supposto e qualora dovesse verificarsi il test sarà indispensabile - in ottica rialzista - una ripartenza da quei livelli. Viceversa la rottura del supporto potrebbe aprire le porte a nuovi ribassi, prima verso 1,11 dopodiché potrebbe estendersi addirittura sino a 1,10.
