Anche Goldman Sachs ribassista sul Dollaro!

La banca d'affari americana ritiene che le vendite di questi mesi che hanno colpito il biglietto verde sono legate a due motivi che si intrecciano tra di loro: la pandemia e la politica monetaria della FED.

Il numero di contagi fuori controllo negli Stati Uniti avrebbe trasmesso agli investitori la sensazione che l'economia a stelle strisce vivesse uno stato di salute peggiore rispetto a quella del resto del mondo. A causa di questo la Banca Centrale americana avrebbe espanso la sua politica monetaria in un'ottica di lunghissimo periodo.

Questa settimana si riunisce il FOMC e dalla conferenza stampa di Jeromy Powell si capirà qualcosa in più sulle intenzioni della FED, sia in merito ai tassi di interesse che riguardo l'accomodamento monetario.

Goldman Sachs sottolinea come il Dollaro USA sia stato finora molto avvantaggiato dal differenziale dei tassi tra gli USA e gli altri Paesi. Oggi questo gap non esiste più e i fondamentali dell'economia riemergono in tutta la loro chiarezza.

Per queste ragioni gli esperti stimano che il Dollaro americano abbia iniziato un percorso ribassista duraturo che lo porterà a deprezzersi di oltre il 5% da qui a un anno.

Ricordiamo che proprio Goldman Sachs aveva previsto poco più di un mese fa un potenziale calo del 20% nel lungo termine, dovuto proprio a una sopravvalutazione del biglietto verde.

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