I tecnologici affossano Nasdaq e borse asiatiche.

A Wall Street si dice:

“Nella corsa dei cento metri, il vincitore non taglia la linea del nastro con una dozzina di passi di vantaggio. Vince per pochi centimetri”.
Sir John Templeton


Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è sceso del -1,04%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono negativi per il Dow Jones -0,25% e per lo S&P 500 -0,47% e per il Nasdaq -0,76% circa.

Perché il mercato ieri è sceso a Wall Street?

Perché ieri gli investitori sono rimasti focalizzati sul potenziale aumento dell’inflazione che potrebbe spingere le banche centrali a ridurre lo stimolo all’economia fin qui erogato ed aumentare i tassi di interesse ultra-bassi. Questo nonostante le rassicurazioni da parte della Federal Reserve non siano mai mancate su questo punto rafforzate anche da una lettura dei posti di lavoro negli Stati Uniti molto più debole del previsto uscita venerdì.

Io vedo un chiodo fisso nella mente del mercato adesso…il mercato sembra guardare oltre il rapporto sui posti di lavoro e continua a focalizzarsi sulla narrazione dell’inflazione con l’aumento dei prezzi delle materie prime e la carenza di chip.

Il dato da tenere assolutamente d’occhio questa settimana sarà:

  • i prezzi al consumo e alla produzione statunitensi e cinesi.


Le grandi aziende tecnologiche, tra cui Apple, Facebook, Amazon e Alphabet/Google, hanno costituito la maggior parte del ribasso dell’S&P 500.

I titoli dei servizi di comunicazione e le aziende che si basano sulla spesa dei consumatori hanno contribuito a spingere il mercato più in basso.

Ad andare bene ma non così tanto da pareggiare le perdite i rialzi dei produttori di beni per la casa e le utility.

L’ondata di vendite ha fatto vivere al Nasdaq il suo giorno peggiore in quasi due mesi.

L’indice dei grandi titoli tecnologici e tutto il settore tecnologico, che ha guidato la sorprendente rimonta del mercato nel 2020, ora è in ritardo rispetto agli altri 10 settori dello S&P 500 finora quest’anno con un rialzo di appena il 3,9%.

L’inflazione è stata la principale preoccupazione per gli investitori nel 2021 da quando i rendimenti delle obbligazioni sono saliti alle stelle, ma adesso i rendimenti si sono stabilizzati rispetto a come erano partiti. Il rendimento del Tesoro a 10 anni è sceso adesso all’1,59% dall’1,61% di lunedì.

L’aumento dei prezzi delle materie prime ha iniziato a fare il suo effetto e a spingere i prezzi di alcuni prodotti di consumo più in alto, ma io mi aspetto che gli aumenti siano lievi e legati all’economia in crescita.

Venerdì il mercato del lavoro ha dimostrato di essere ancora in ritardo rispetto alla ripresa, ma altri indicatori mostrano invece che l’economia sta andando avanti.

La fiducia dei consumatori e le vendite al dettaglio stanno riguadagnando terreno con l’aumento delle vaccinazioni e le riaperture delle imprese.

Domenica negli USA si è stabilito il record per i viaggi aerei dell’era pandemica, secondo un dato della Transportation Security Administration.

Sul lato degli utili aziendali, l’ultimo giro di reports ha mostrato un’ampia ripresa che ha toccato molti settori e industrie durante i primi tre mesi dell’anno.

Parecchio del valore dei risultati era stato già anticipato comunque nel prezzo delle azioni e gli investitori sono adesso lontani dalle prossime trimestrali per poter puntare ancora su questo tema.

I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente acquistati nell’ultima sessione di borsa sono stati:
  • Utilities

  • Beni essenziali

  • Immobiliare


I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente venduti nell’ultima sessione di borsa sono stati:
  • Communication Services

  • Beni non essenziali

  • Information Technology


Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, è sceso all’1,59% rispetto all’1,61% della sessione precedente.

Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1680$ dollari l’oncia ha guadagnato 150$ ed adesso si attesta sui $1833 dollari.

Il prezzo del greggio americano è calato di 52 centesimi chiudendo a 64,40 dollari al barile.

Il VIX S&P 500 soprannominato l’indice della paura è salito di +2,97 arrivando a 19,66

Il VIX è leggermente sopra il minimo di metà aprile di 14 mesi di 15,38.


I commenti della Fed lunedì sono stati contrastanti per le azioni.

  • Sul lato positivo:


i commenti del presidente della Fed di Chicago Evans suggeriscono che è favorevole al mantenimento delle misure di stimolo della Fed quando ha detto che probabilmente ci vorrà “un bel po ‘di tempo” prima che la Fed concluda che l’economia ha compiuto progressi sostanziali dopo il deludente rapporto sull’occupazione di venerdì scorso.

  • Sul lato negativo:


Al contrario, il presidente della Fed di Dallas Kaplan ha affermato che sarebbe salutare avviare una discussione sul tapering degli acquisti di asset “prima piuttosto che dopo”, poiché vede “gli eccessi, gli squilibri e gli effetti collaterali di alcuni di questi acquisti”.

Cosa ha spinto i mercati così in alto quest’anno?

  • Il lancio delle vaccinazioni COVID-19,

  • il sostegno massiccio da parte del governo degli Stati Uniti e della Fed,

  • i dati economici sempre più positivi


Questo ha guidato le aspettative per una forte ripresa dell’economia e una robusta crescita degli utili aziendali quest’anno.

Cosa può invece preoccupare i mercati quest’anno?

  • l’aumento dell’inflazione che sfugge di mano,

  • il tema della pandemia del virus che incombe sulla ripresa economica.


Se non ci fossero queste due variabili secondo la mia opinione la direzione macroeconomica attuale mi sembra assolutamente chiara.

Ecco in questo momento di confusione io sono sempre più convinto che il trading debba essere solo tecnico.

Un approccio emotivo alla notizia non può che creare continui cambiamenti di rotta.

Io non compro mai guardando ad una notizia semplicemente perché non esiste un valore matematico/algoritmico per valutarla e misurarla.

Esiste invece uno strumento tecnico analitico che misura la reazione che il mercato sta avendo a tutte le notizie.

Questo è lo strumento al quale io affido il mio trading.


Uno strumento che mi permette di entrare solo sui trade dove io ho un netto vantaggio sul mercato. Vantaggio che io posso misurare statisticamente con percentuali che vanno dal 70% al 90% e oltre in certi casi a mio favore.

Per verificare la qualità del mio lavoro vi consiglio di visitare la mia pagina statistiche.

A livello generale io credo che continueremo ad avere un po’ di volatilità nel mercato quest’anno, ma non vedo ipotesi catastrofiste al contrario io sono per uno scenario abbastanza roseo per i prossimi sei mesi.

I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:

  • L’S&P 500 è sceso di 44,17 punti a 4.188,44 per un -1,04%. L’indice ha raggiunto il massimo storico il 7 maggio.

  • Il Dow Jones è sceso di 34,90 punti a 34.742,80 per un -0,10%. L’indice ha raggiunto il massimo storico il 7 maggio.

  • Il Nasdaq ha perso 350,38 punti, o -2,55%, a 13.401,86. L’indice ha raggiunto il massimo storico il 26 aprile.


L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap ha perso il -2,60%, chiudendo a 2.212,70.

Dopo avere letto questa analisi vi invito a prendere visione dei miei 4 portafogli.

L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo personalmente alcuna responsabilità al riguardo. L’operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari. L'intento di questa analisi è quindi esclusivamente divulgativo e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.

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