Di Fabio Pioli, trader professionista, fondatore di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente
Ed eccoci, come avevamo preannunciato, sui supporti.
Era molto importante, nelle scorse settimane, non comprare sulle resistenze.
Lo diciamo sempre, ma è sempre fondamentale ripeterlo: esiste sempre una cosa giusta da fare, e questa non dipende dalla previsione del prezzo.
Esempio: siamo sulle resistenze e pensiamo (perché sembra) che il mercato salirà. E’ giusto comprare? NO! Perché siamo sulle resistenze. E’ giusto allora vendere? NO! Perché non abbiamo un segnale e siamo contro-trend. E’ molto facile.
Adesso siamo sui supporti. E’ giusto vendere? NO! Perché la configurazione non è short qui (in altre parole qui non avrai un segnale short che ti darà una probabilità >80% di guadagnare). E’ giusto allora comprare? Sì, ma solo se nei prossimi giorni ci sarà un segnale (come pianificato già diversi giorni fa), perché così avrai più dell’ 80% di probabilità di guadagnare, altrimenti NO! E’ molto semplice.
Attenzione! Quanto detto non significa che il mercato non crollerà, quindi, come al solito, diciamo: “Ognuno faccia quello che vuole” (anche se speriamo che, per il suo bene, non lo faccia, naturalmente). Significa soltanto una cosa: se crollerà noi non saremo dentro (non ci pensiamo neanche a prendere una direzione di cui non si conoscono le probabilità); se ci sarà un segnale long saremo dentro (non ci pensiamo neanche a perdere un’ operazione di cui conosciamo che in più dell’ 80% dei casi guadagneremo). Tutto lì. E’ banale.
Ma se è così, facile, semplice, addirittura banale perché tra pochi giorni i fondi comuni e i gestori patrimoniali consegneranno ai clienti rendiconti con ogni probabilità fortemente in perdita comprendenti però i loro costi per la gestione?
Per due motivi: devono fare qualcosa anche quando non ne conoscono le probabilità e non controllano il rischio di inaspettato, due dogmi che ogni persona, fisica o giuridica, che invece deve guadagnare dai mercati ha.
Ed è ora, in zona rossa, avendo aspettato senza farsi erodere il capitale, che possono arrivare le opportunità di guadagnare.
Perché? Perché, come detto, siamo sui supporti e solo sui supporti può partire un nuovo movimento, che è quello, naturalmente, a più alta probabilità di riuscita.
Occorre capire in che direzione sarà? NO! Occorre capire il proprio comportamento a riguardo. Bisogna conoscere cosa fare se il mercato farà una certa cosa. Tutto lì. Altrimenti non fare niente e lasciare campo libero ai fondi e ai gestori patrimoniali che vogliono fare qualcosa a tutti i costi.
Si veda la tranquillità e ragionevolezza del mercato, che si è appoggiato millimetricamente proprio sul supporto che era prima resistenza (linea tracciata in Figura 1).
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Da qui potrà andare a coprire il gap al ribasso a 18.165 punti o viceversa i gap al rialzo a 20.265 prima e 21.400 punti poi (Figura 2).
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ma noi, come detto, se andrà giù ci faremo sfuggire il movimento (anche questo è un anatema per chi perde perché ha la compulsione a provare a prendere ogni movimento) e se andrà su senza segnale, anche in questo caso, vorremo perdere il movimento. Noi vorremo entrare, adesso come adesso, solo in direzione rialzista (sull’ indice italiano) e solo se vi sarà un segnale.
Dopo, quando si arriverà a se si arriverà alle resistenze di lungo periodo, si aspetterà, se le condizioni saranno quelle che si vedono attualmente, solo uno short di lungo periodo e solo su segnale.
Una cosa sembra certa: i prossimi movimenti saranno rilevanti.
Strumenti di analisi: analisi dei gap.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing. In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
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